Poichè la minaccia della Brexit senza accordo diventa sempre più probabile, alcuni Paesi dell'Unione Europea stanno intensificando i preparativi per garantire la continuità del servizio.

Pubblichiamo l'articolo riportato sul sito istituzionale di IVASS e apparso su InsuranceERM con le interviste ai regolatori e ai governi di cinque grandi mercati dell'Unione Europea (Germania; Irlanda, Paesi Bassi; Italia, Francia).

In riferimento all'Italia sarebbero 126 gli assicuratori del Regno Unito autorizzati in Italia, ma solo 53 risulterebbero, secondo IVASS, effettivamente operativi nel senso che avrebbero emesso nuovi contratti negli ultimi due anni.

Secondo le stime dell'Istituto circa i due terzi delle imprese britanniche operanti in Italia non hanno ancora completato i piani di emergenza per gestire la Brexit e il sottosegretario Generale di IVASS Stefano De Polis spera che si raggiunga al più pesto un accordo per regolamentare il settore assicurativo, perchè in caso contrario "se non si raggiungesse tale accordo entro marzo occorrerà prepararsi per una Brexit no-deal ".

Il Governo italiano sta sviluppando una bozza di legislazione per concedere autorizzazioni temporanee alle società britanniche che operano in Italia; sempre il Sottosegretario De Polis ha anche precisato che la maggior parte degli assicuratori del Regno Unito regolamentati in Italia hanno messo in atto piani di emergenza come la creazione di una società nell'UE, tuttavia, non tutti questi piani sono stati finalizzati, trattandosi di una procedura lunga e complessa" conseguentemente diverse compagnie britanniche non saranno pronte per marzo.

Il sottosgertario De Polis ha infine aggiunto che è difficile dire cosa accadrà "se non venisse approvata una legislazione provvisoria" precisando però che anche in "tale situazione estrema IVASS sta lavorando per proteggere i clienti europei e italiani".

Fonte_IVASS