Dal confuso caos chiamato Brexit, è emerso un elemento di novità, il Parlamento di Londra ha chiesto all’UE un posticipo rispetto al 29 marzo; ma senza l’ok a un accordo e con l’imminenza delle elezioni europee, restano ancora in piedi le ipotesi di un’uscita senza regole o di una clamorosa retromarcia del Regno Unito.

Proroga sì, ma a quando? Questa resta una grande incognita.

Il Primo Ministro Theresa May vuole chiedere un posticipo di qualche settimana, per evitare alla Gran Bretagna di dover partecipare alle elezioni europee di maggio; ma questo solo se il Parlamento britannico entro il 20 marzo troverà un accordo.

In alternativa, la May ha paventato la possibilità di chiedere un rinvio più lungo, che gioco forza aprirebbe la strada a una serie di scenari non semplici da districare; anche se no va dimenticato che la richiesta di proroga deve ricevere il parere favorevole da parte di Bruxelles.

Fonte_Insurace Trade_La Newsletter di Società e Rischio n. 4 del 18 marzo 2019