Nella Relazione Annuale sull’attività dell'Antitrust, il neo presidente dell’Agcm, Roberto Rustichelli, ha toccato un ampio raggio di temi: dalle asimmetrie concorrenziali sulla tassazione tra Stati UE, all’eccessiva concentrazione del mercato digitali nelle mani di pochissimi player.

Le distorsioni e le asimmetrie competitive nel Mercato Unico Europeo, le sfide dell’economia digitale, l’azione svolta a tutela del consumatore, l’adeguatezza dei poteri dell’Antitrust e, naturalmente, i dati sull’attività svolta nel corso del 2018, sono stati questi i principali temi su cui si è incentrata la Relazione Annuale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), che da pochissimi mesi è guidata da un nuovo Presidente, Roberto Rustichelli.

Tra i temi trattati vi sono stati anche i servizi finanziari e l'abbinamento dei prestiti con le polizze assicurative; l'Autorità ha precisato che nel 2018 sono stati avviati procedimenti istruttori, tuttora in corso, per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti di società bancarie/finanziarie e compagnie assicurative (in particolare, Agos Ducato S.p.A. e Cardif Assurance Vie s.a., Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A., Caci Life DAC, Caci Non Life DAC e Vera Assicurazioni S.p.A., Findomestic Banca S.p.A. e Cardif Assurances Risques Divers s.a.).

Oggetto degli approfondimenti istruttori sono state due distinte condotte afferenti le vendite abbinate di prestiti personali con le polizze assicurative a copertura di eventi estranei al credito; in particolare, le società erogatrici dei finanziamenti avrebbero, di fatto, condizionato la concessione di prestiti personali alla sottoscrizione di polizze assicurative prive di alcuna connessione con il finanziamento richiesto, con il relativo premio pagato in anticipo e finanziato all’interno del prestito, realizzando in tal modo una “pratica legante” tra i prodotti bancari e assicurativi.

Dal canto loro, le compagnie assicurative, una volta venute a conoscenza dell’abbinamento forzoso tra le proprie polizze assicurative e i finanziamenti erogati dalle società partner, avrebbero rifiutato la restituzione delle quote parti dei premi relative al periodo residuo in caso di estinzione anticipata dei finanziamenti, motivando il rifiuto con l’assenza di connessione tra le due tipologie di prodotti.

Infine, la Relazione si è quindi soffermata sull’impatto dell’evoluzione digitale sui mercati dove  "ai grandi e diffusi benefici derivanti dall’innovazione trainata dai dati si intrecciano meccanismi economici che tendono a rendere i mercati – ha detto Rustichelli – particolarmente concentrati e con elevate barriere all’entrata”.

In particolare, secondo il Presidente dell’Acgm, il rischio è che queste posizioni dominanti abbiano raggiunto “un radicamento tale da poter impedire in futuro l’entrata di nuovi operatori e ridurre gli incentivi all’innovazione e al miglioramento dell’offerta, con effetti negativi su efficienza e dinamismo delle imprese”.

Fonte_Agcm