Durante quest'anno nuove modalità di sottoscrizione si sono imposte per poter continuare a operare in emergenza. Secondo Ivass, una volta superata questa fase, occorrerà coniugare innovazione e tutela dei clienti.

Dopo l’emergenza non si tornerà indietro: anche nei contratti assicurativi.

Lo ha sostenuto Stefano De Polis, segretario generale di Ivass, in un intervento riguardo la normativa contrattuale: “Mercato e Autorità – ha detto – sono concordi che con la fine dell’emergenza non si debba tornare allo status quo ante ma sia necessario disciplinare in modo appropriato fasi precontrattuali, consenso, forma e trasparenza dei contratti assicurativi gestititi con strumenti digitali anche agili”. Durante la pandemia, va ricordato, sono stati sperimentati, e poi legittimati dalle Autorità di Vigilanza, e non solo nel settore assicurativo, “modalità emergenziali per la gestione dei rapporti con la clientela”, che, proprio grazie alle tecnologie digitali “hanno messo in evidenza le loro potenzialità”. Il tema dell’oscurità, e talvolta ambiguità, dei contratti è uno dei più annosi per il settore. Dall’esame dei reclami, ha continuato De Polis, l’insoddisfazione della clientela e i motivi di contenzioso derivano spesso da “non chiare e univoche clausole”, soprattutto riguardo le garanzie e le esclusioni. “Tecnicismi e ambiguità – ha sottolineato – non sono percepite dall’assicurato in sede di stipula e finiscono per costituire fonte di conflitto in caso di sinistro”. 

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Fonte InsuranceTrade.it