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2020 – Un anno da non dimenticare

2020 – Un anno da non dimenticare

L’ultimo mese dell’anno è sempre un momento di riflessione sul passato e di pianificazione per il futuro e con la fine ormai prossima di questo 2020, si chiude un anno che non avremmo mai immaginato di vivere.


Quando abbiamo salutato l’arrivo del 2020, abbiamo fatto progetti e pensato a tutto ciò che avremmo potuto costruire e migliorare per la nostra vita professionale e privata e nessuno immaginava quanto sarebbe stato così diverso dai precedenti: l’anno del Covid 19.

La grave situazione dell’economia e la crisi finanziaria sono diventate un fattore con cui saremo costretti a convivere ancora per qualche tempo e la mancata ripresa delle attività ha compromesso e minato le nostre aspettative.

Oggi però dobbiamo pensare che siamo vicini alla svolta e il nuovo anno sarà quello della ripartenza e della “ricostruzione”.
Quest’anno ACB, come sempre portavoce per i suoi associati presso le istituzioni e vicina alle loro necessità, presenterà una serie di iniziative e di progetti che porteranno ad un ulteriore coinvolgimento di tutti gli associati e servizi per le loro attività.
Allo stesso modo, l’Associazione si è attivata per riavviare progetti per e con le aziende Partners.

Il lungo periodo di pandemia ha obbligato tutti noi a utilizzare massivamente nuovi strumenti tecnologici e a sviluppare competenze digitali nella nostra vita lavorativa e sociale, che ci mettono a contatto con il mondo e ci permettono di ricevere notizie, stimoli, suggerimenti che consolidano un sistema di vita e di lavoro ormai acquisito, e in modo permanente come modello “sempre connesso e vincente”.

E grazie alla tenacia e al sentimento di resilienza, forte in tutti coloro che guardano al futuro, riusciremo a costruire una nuova economia per ritornare a vivere con un nuovo stile di vita.

Siamo certi che con le capacità che ci contraddistinguono e con il nostro straordinario capitale umano, sia possibile costruire un futuro con maggiori certezze.

I nostri migliori Auguri di Buone Feste

Cinzia RovidaResponsabile Comunicazione e Ufficio Stampa ACB






Galantini

L’obbligo di distribuire solo prodotti “coerenti” con le esigenze assicurative e le richieste del cliente e la distribuzione “senza consulenza”: qualche spiegazione e consigli operativi per il Broker operante nei rami danni.

Come ormai ben noto agli operatori, con i provvedimenti IVASS del 4 agosto scorso (provvedimento n.97 e Regolamento n.45 del 2020) si è completato il quadro delle regole di attuazione della Direttiva IDD nel nostro ordinamento nazionale.
Entro il 31 marzo 2021 gli intermediari dovranno ottemperare ad una serie abbastanza nutrita di nuove disposizioni, alcune delle quali sono destinate ad avere un rilevante impatto sia sul modo di operare del Broker, sia sull’ambito della responsabilità di quest’ultimo.


Fra queste mi preme segnalare:

  • a) le nuove previsioni regolamentari nazionali in materia di Product Oversight Governance (in seguito POG), lato produttore e lato distributore,
  • b) l’obbligo di distribuire solo prodotti coerenti con le esigenze assicurative e le richieste del cliente (art.58 co. 4-bis del Regolamento IVASS n.40/2018, come modificato col provvedimento IVASS 97/2020);
  • c) la facoltà, riconosciuta al distributore, di distribuire prodotti assicurativi anche “senza consulenza” (art.119 ter CAP).

Se si guarda a queste tre innovazioni nel loro insieme non si può non scorgere alcune apparenti incongruenze, che però necessitano di essere ricomposte.

Ed invero, da un lato, con il POG si cerca di imporre alle Imprese di assicurazione l’obbligo di creare prodotti assicurativi che siano idonei a soddisfare i bisogni assicurativi di una certa tipologia di clientela. Parimenti si impone al distributore l’obbligo di distribuire i prodotti solo a soggetti rientranti nella predetta tipologia (salva una specifica attività di consulenza prevista dalle nuove norme).

Nello stesso senso può leggersi il neo introdotto obbligo di distribuire solo prodotti coerenti con i bisogni e le richieste dei clienti.

Apparentemente distonico è invece il fatto che, in ogni caso, il distributore ha facoltà di collocare prodotti assicurativi anche senza rendere una consulenza, nel senso tecnico del termine, ossia una raccomandazione personalizzata al cliente, con dichiarazione scritta in cui si illustrano i motivi per i quali il prodotto è maggiormente adatto a soddisfare i bisogni del cliente stesso.

E’ legittimo infatti domandarsi come l’intermediario potrà ottemperare ai doveri di cui alle lettere a) e b) pur senza offrire un servizio di consulenza.

L’unica risposta possibile è che l’attività di distribuzione che l’intermediario è chiamato a svolgere quando NON offre un servizio di “consulenza”, ma fermo restando l’obbligo di valutare le esigenze assicurative e le richieste di copertura del cliente, possa e debba estrinsecarsi nella verifica della corrispondenza in concreto tra le caratteristiche e delle esigenze del cliente reale con quelle riferite al cliente ipotetico descritto nel target market individuato nel dossier POG dell’impresa; con la precisazione che, se tra esse vi è coincidenza, lo stesso intermediario può collocare il prodotto.

In estrema sintesi, quindi, si tratterà di una attività di “matching” fra il target di clientela cui il prodotto è destinato ed il cliente reale in favore del quale il Broker intende distribuire il prodotto.

Questo, in fondo, è proprio il processo che viene seguito nell’ambito della gran parte delle piattaforme informatiche per la distribuzione digitale di prodotti assicurativi. Tuttavia anche questa operazione di “matching”, può rivelarsi più complessa di quanto ci si può aspettare. E ciò in quanto:

  • i. per quanto visto sino ad ora, i documenti di approvazione del prodotto (POG) e le istruzioni per la distribuzione comunicate dalle Imprese non contengono informazioni sufficienti a descrivere il target market di clientela con un sufficiente grado di granularità, né contengono la descrizione dei rischi cui il target è esposto ed in relazione al quale l’impresa ha ‘ingegnerizzato’ il proprio prodotto; il che non permette all’intermediario di avere un profilo ipotetico del cliente considerato nel documento POG da raffrontare con le caratteristiche del cliente reale;
  • ii. poiché anche la distribuzione senza consulenza prevede la ricognizione delle esigenze e delle richieste assicurative del cliente, il semplice “matching” tra profilatura ipotetica e caratteristiche reali del cliente può rivelarsi insufficiente e, pertanto, occorre comunque rivolgere al cliente alcune domande aggiuntive.

A fronte di questi rilievi, ed al fine di organizzare al meglio l’attività del Broker nel rispetto delle nuove regole cui bisognerà adeguarsi entro il 31 marzo del 2021, si possono suggerire i seguenti interventi:

  • 1. per ovviare alla criticità di cui al punto i. ed assumere un atteggiamento proattivo, il Broker potrebbe procedere, in via autonoma ed anticipata, ad una ‘clusterizzazione’ delle varie tipologie di clientela con cui ha solitamente contatto o che si prefigge di acquisire, nonché dei prodotti che sono più idonei a soddisfare i bisogni di tali categorie di clienti; ciò permette di ‘leggere’ in un’ottica di individuazione di target market i nuovi prodotti provenienti dalle imprese e di orientare di conseguenza la propria attività distributiva, prevenendo possibili problemi di vendite di prodotti inadeguati e permettendo anche di rispettare al meglio e più speditamente i nuovi obblighi di compliance;
  • 2. con riguardo alla problematica di cui al punto ii., è opportuno che l’intermediario, all’esito di un esame preventivo e approfondito del DIP, del DIP aggiuntivo e delle condizioni contrattuali, elabori (in un modulo cartaceo, informatico o digitale, comunque tracciabile) un breve set di domande da rivolgere al cliente mirate a raccogliere la conferma di quest’ultimo circa la presa d’atto della esistenza di eventuali aree di scopertura o la richiesta di una più ampia copertura, oppure la sussistenza di particolari caratteristiche della propria situazione di rischio che, in base alla esperienza dell’intermediario nel campo specifico, sia rilevante segnalare o considerare; ovviamente, poi le risposte del cliente (da conservarsi nei sistemi di archiviazione dell’intermediario) andranno a comporre il quadro delle caratteristiche del cliente reale da raffrontare con quelle del cliente ipotetico descritto ed in base al quale andrà compiuta la valutazione di congruità del prodotto.

Ovviamente questi sono solo alcuni degli interventi che è consigliabile adottare nel percorso di adeguamento alle nuove disposizioni entro il termine del 31 marzo 2021, ma data l’importanza dell’area che essi vanno a presidiare sarebbe bene attribuire ai medesimi un carattere di priorità.

Avv. Carlo Galantini GALANTINI & PARTNERS - Studio Legale Associato





Konsumer

Defender, le polizze per danni catastrofali

Seppur davanti ad una perturbazione di eccezionale potenza siamo, alla pari di un terremoto, alle prese con morti e miliardi di danni con la richiesta dello stato di emergenza e calamità naturale da parte di più regioni.


Sempre più spesso ai terremoti si aggiungono i danni per il dissesto idrogeologico causati da ondate di maltempo eccezionali, e siamo fortunati per avere eruzioni vulcaniche e bradisismi abbastanza isolati.

Costi sociali che investono sia il pubblico, sia il privato e che continuano a ricadere sulla fiscalità generale per l’immobilità della politica che dal 2004, anno in cui con il Presidente ANIA di allora, Fabio Cerchiai, lanciammo l’allarme per la spesa crescente dei danni da catastrofi naturali e per un intervento della politica teso a rendere obbligatorie le polizze per catastrofi naturali sugli immobili.

Una spesa minima di poche decine di euro che permetterebbe l’intervento del privato nei casi di eccezionale gravità, come quello che stiamo attraversando.

L’acquisto medio di un immobile impegna economicamente l’acquirente per 300 mila euro, in un mutuo; assicurazioni, interessi e spese fiscali fanno quasi raddoppiare quella cifra, il peso di un’assicurazione per catastrofi naturali per 20 anni sarebbe appena di poco superiore ai 1000 euro, un’inezia che farebbe risparmiare allo Stato miliardi per interventi che invece sarebbero sostenuti da privati lasciando al pubblico l’intervento sulle infrastrutture e sui beni pubblici, ma soprattutto liberando risorse che potrebbero essere impiegate nella prevenzione.

Konsumer Italia, anche a seguito del deposito del disegno di legge dell'On. Michela Rostan vuole sensibilizzare i cittadini attraverso la conoscenza e la responsabilità sociale che, per questo tipo di copertura, è richiesta nel saper distinguere una tassa da una protezione. Oggi con la spesa che viene dallo Stato, costringiamo a pagare questi danni anche a chi non è proprietario di nulla, è ora che il singolo cittadino prenda coscienza che il patrimonio privato deve essere garantito dal privato e non dal bene comune.

Defender serve anche a questo.

  • trailer: Video
  • Intervista ad Angelo Borrelli capo della protezione civile: Intervista
  • Intervento di Sergio Ginocchietti Unipolsai: Intervento
  • Intervista a Mario Tozzi CNR: Intervista
  • La voce dei danneggiati di Amatrice ed Accumoli: Video

Fabrizio Premuti – Presidente Konsumer Italia

konsumer







HIT

Resilienza – Affidabilità – Assistenza
Quale sarà la parola più intrigante del 2021

La resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento.
L’affidabilità è il grado di fiducia che si può riporre in qualcuno o in qualcosa.
L’assistenza è il complesso delle attività messe a disposizione per sopperire alle necessità di persone o aziende.


Ci sono altre frasi e modalità operative considerate la nuova frontiera del mondo assicurativo; molte sono parole straniere e vengono supportate dagli analisti del settore.

Si parla di assicurazioni “customer centric”, in cui i bisogni, i desideri e le aspirazioni dei clienti, vengono messi al centro del servizio per poter creare un’offerta vincente. Oppure di polizze “work in progress” strutturate in modo che le assicurazioni possano rilasciare nuovi prodotti in modalità continua; un aggiornamento costante, per potersi adattare alle esigenze dei clienti. E ancora polizze “LifeStyle”, in cui i prodotti e i servizi non solo vengono misurati, personalizzati e prezzati in modo dinamico ma anche forniti in base alle richieste del cliente. Si parla anche di polizze “Pay per use”, caratterizzate dal pagamento al fornitore di un prodotto o un servizio sulla base del suo effettivo utilizzo.

La caratteristica peculiare di questa tipologia di coperture assicurative è infatti quella di adattarsi alla perfezione ai bisogni dei clienti. Le polizze si attivano solo quando se ne ha realmente bisogno (qualche giorno prima di partire per un viaggio), coprono una limitata tipologia di rischi (ad esempio gli infortuni causati dall’attività sciistica) e non hanno una continuità temporale.

Tutte queste nuove formule di rischio e dunque nuove opportunità per gli intermediari, sarebbero difficilmente gestibili senza l’utilizzo di sistemi informatici avanzati. Anche se rimane una parola molto sfruttata, si torna a parlare di Digital transformation, parola inglese che deve entrare a far parte del lessico di tutti gli intermediari assicurativi proiettati verso il futuro.

Importanti fonti di ricerca, quali IDC, stimano che gli investimenti tecnologici nel segmento assicurativo, cresceranno annualmente del 5,1% fino al 2022, raggiungendo un fatturato mondiale di 114 miliardi di euro. Le tecnologie che guideranno questa crescita sono legate all’ottimizzazione e al miglioramento dell’esperienza del cliente.

Per ottenere successo nel mercato, gli assicuratori dovranno comprendere che i clienti non si limitano ad acquistare prodotti o servizi, ma anche esperienze. Molti intermediari hanno già compreso questa necessità di cambiamento e stanno adottando nuove tecnologie e piattaforme di esperienza digitale che permettono non solo di migliorare i processi e canali di business più tradizionali, ma anche di generarne di nuovi.

Riassumendo queste interessanti informazioni, possiamo dedurre che la parola vincente è Resilienza.

spotup hit

La società HiT Internet Technologies ha pensato che il nuovo portale digitale SpotUp potesse avvicinarsi a questo concetto. SpotUp permette infatti al cliente finale di preventivare ed acquistare i prodotti messi a disposizione dal Broker sul proprio portale aziendale. L’acquisto viene completato con il pagamento della polizza scelta.

È possibile gestire tutto il flusso in modo completamente digitale, attraverso una Web App che funziona su tutti i device, che semplifica ulteriormente le attività di acquisto dei prodotti. Tutte le informazioni inserite nel portale SpotUp confluiscono nel gestionale NoteUp che permette di gestire i dati dei clienti/prospect, per poterli ricontattare in caso di necessità. Le informazioni servono anche per effettuare un ulteriore controllo con il sistema di pagamento online. Il programma NoteUp permette anche l’invio di comunicazioni digitali in entrata e in uscita, di inviare solleciti e avvisi in modo automatico, oltre a firmare tutti i documenti precontrattuali richiesti dalle nuove normative europee.

Nella famiglia dei prodotti HiT è sempre presente il programma Genias - gestionale assicurativo creato per l’organizzazione quotidiana dell’ufficio dell’intermediario e il preventivatore personalizzato Quotup – elimina completamente tutti i “lunghi” passaggi di preventivazione sui portali di Compagnia, fornendo una risposta precisa ed immediata da sottoporre direttamente al cliente. Il preventivo viene salvato sul portale della Compagnia, favorendo la conversione veloce in Polizza. QuotUp gestisce la rete di vendita organizzata su 3 livelli, permettendo un monitoraggio dell’intera rete.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti, Vi invitiamo a visitare il sito www.genias.org oppure contattando il Dott. Nicola Tonegato al numero 045-6209711.

Maria Teresa Paroli – Amministratore Delegato Hit






Afi-esca

Afi Esca rinnova la collaborazione con ACB per l’Académie 2021, una formazione volta a rilanciare il Ramo Vita in Italia

La pandemia da Coronavirus ha aumentato la percezione del rischio in Italia, ma con essa è cresciuta anche la necessità di una consulenza ancor più qualificata, volta a valorizzare le garanzie assicurative. Afi Esca Académie 2021, powered by ACB e L’Officina del Sapere, risponde a questa necessità offrendo ai broker associati una formazione ad hoc, che fornirà loro i mezzi utili a svolgere l’attività consulenziale richiesta dalla situazione attuale e dai clienti stessi


Dopo il grande successo della formazione in digitale tenutasi nel 2020, Afi Esca ha deciso di rinnovare la partnership con ACB, proponendo per il 2021 una nuova formazione destinata a rafforzare un approccio di vendita più emotivo da parte degli intermediari, non solo richesto dalla IDD, ma anche sostenuto dall’IVASS, il cui Presidente Daniele Franco ha dichiarato che, nei paesi dove la necessità di stipulare polizze vita è più sentita, la risposta alla crisi è stata più immediata. Il Coronavirus ha reso quindi il ruolo della consulenza più che mai imprescindibile.

Afi Esca Acedémie si pone dunque l’obiettivo di dedicare, ai broker associati, uno spazio formativo in cui poter apprendere come rivolgere ai propri clienti una consulenza completa e innovativa, che faccia uso di tutti i canali e mezzi di comunicazione disponibili. L’educazione finanziaria in Italia è carente rispetto agli altri paesi europei, e questo ha portato il nostro Bel Paese ad essere ”sotto-assicurato”, con una quindi evidente necessità di penetrare più a fondo nel mondo del consumatore finale per trasmettere l’idea del rischio che la soluzione assicurativa va a coprire.

Per colmare questo “Protection Gap”, Afi Esca Acedémie 2021 affronterà il tema della consulenza assicurativa in generale fino ad arrivare poi ai consigli da mettere in pratica per ovviare alle problematiche tipiche di una consulenza “standard”, al fine di raggiungere l’auspicata consulenza di qualità. Inoltre, una sezione dell’Académie sarà dedicata al marketing e alle modalità di comunicazione digitale offerte dal Web 2.0, divenute uno strumento imprescindibile per avvicinarsi al cliente.

Ovviamente, le modalità di fruizione della formazione saranno scelte in base all’andamento della pandemia, che ad oggi ci offre ancora uno scenario troppo incerto per poter stabilire con certezza in che modo l’Académie 2021 avrà luogo. Ciò che è certo è che, per dare la possibilità ai broker associati di tutta Italia di prendere parte alla formazione e di avere lo spazio necessario per partecipare e per porre le proprie domande, anche nel 2021, il progetto sarà ripartito su quattro aree geografiche: sud, centro, nord est e nord ovest.

“Afi Esca Académie si presenta come una nuova opportunità - ha commentato Pierfrancesco Basilico, Direttore Generale Afi Esca - per rispondere alle esigenze del momento, fornendo all’intermediario gli strumenti per comunicare adeguatamente con il cliente finale, ponendo i bisogni di quest’ultimo al centro e aumentando la percezione del rischio e della necessità di assicurarsi; bisogni di protezione, che la pandemia da Coronavirus ha già contribuito a incrementare anche tra le fasce d’età più giovani.”

Pierfrancesco Basilico - Direttore Afi-Esca Italia






AEC

Nuove coperture assicurative a garanzia degli acquisti/mutui di beni donati – Donazione Facile e Banca Donatario

AEC è recentemente diventata agenzia della compagnia Stewart Title Limite, questa nuova ed importante collaborazione diretta ci ha permesso di allargare ulteriormente la gamma dei prodotti gestiti tramite la nostra piattaforma di preventivazione.


Stewart Title Limited è una società specializzata di diritto inglese autorizzata ad esercitare in Italia in regime di stabilimento, con rating A- assegnato da A.M. Best e con indice di solvibilità superiore al 200%.

AEC mette a disposizione la polizza “Donazione Facile” con la quale viene protetto l’acquisto di un immobile di provenienza donativa e la polizza “Banca Donatario” con la quale viene garantita la banca che ha erogato un finanziamento ipotecario al legittimario che ha ricevuto l’immobile in donazione.

Dette polizze, appartenenti al ramo perdite pecuniarie, permettono di assicurare l’acquirente di un immobile donato o la banca finanziatrice di un donatario da eventuali azioni di opposizione o riduzione da parte di un altro erede del donante, evitando quindi il rischio di restituzione dell’immobile al legittimario leso e il venir meno dell’ipoteca posta dalla banca a garanzia di un finanziamento erogato.

Le polizze non hanno una durata predeterminata, la copertura sono efficaci sino a prescrizione del diritto del legittimario ad agire per la restituzione dell'immobile e prescinde da eventuali trasferimenti successivi dell’immobile o del mutuo ipotecario, infatti la polizza si trasferisce gratuitamente a favore di successivi acquirenti e/o dei relativi creditori ipotecari.

Rispetto alle pochissime alternative sul mercato assicurativo i prodotti Stewart Title hanno delle particolarità in più rispetto alla concorrenza come per esempio in “Donazione Facile”:

  • a) l’importo del massimale è indicato inizialmente dal richiedente in funzione del valore dell’immobile può essere aggiornato nel corso del tempo in base alle mutate necessità e all’incremento del valore dell’immobile su richiesta del contraente e dell’assicurato;
  • b) il pagamento del danno all’erede legittimario leso è effettuato già in primo grado di giudizio e comunque non appena il provvedimento diventa esecutivo. In tal modo il terzo proprietario non perde la proprietà del bene e la banca non perde l’ipoteca;
  • c) Stewart Title Limited sosterrà, oltre al necessario per tacitare la richiesta del legittimario leso nella sua quota di legittima, anche le spese legali del procedimento.

Mentre in “Banca Donatario: la concessione di mutui su immobili di provenienza donativa, è prevista sia in caso di importi destinati alla ristrutturazione sia nel caso di necessità di liquidità, in entrambi i casi la banca beneficiaria della copertura è indennizzata dal rischio di perdere la garanzia ipotecaria a seguito dell’esercizio di un’azione di riduzione ex art.561 c.c.

Tutta la documentazione contrattuale è disponibile sulla nostra piattaforma di preventivazione, per ulteriori informazioni potete far riferimento alla nuova struttura Commercial e Retail (tel. 06.85332412) dedicata e in particolare a :








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PROTEZIONE MERCI
Responsabilità Civile Vettoriale – Per Conto All risk

Forte della sua esperienza nazionale ed internazionale nella sottoscrizione dei rischi e alla sua storica specializzazione nei Trasporti, Logistica e MOD (Motor Own Damage), Qubo Insurance Solutions ha pensato ad un prodotto specificamente dedicato alla protezione delle merci trasportate.


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Protezione Merci è una soluzione assicurativa modulabile e completa con la quale l’Impresa di Trasporto Stradale si protegge da quanto possa essere chiamata a rispondere legalmente o contrattualmente per il danneggiamento o la perdita di merci a lei affidate.

Cosa offre Protezione Merci di Qubo Insurance Solutions in un unico contratto :

- Copertura RCV : Responsabilità Civile Vettoriale Trasporti Nazionali (D.L 286 2005)
- Copertura Per Conto : Garanzia All Risk per conto del proprietario della merce
- Estensione per animali vivi, mancato freddo, trasporto liquidi, trasporto autoveicoli
- Gestione diretta dei sinistri che assicura risposte immediate e costante aggiornamento dello status del sinistro

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Come si attiva Protezione Merci di Qubo Insurance Solutions ?

Potete richiedere la quotazione ed ottenere la polizza e la copertura inviando a Qubo il questionario trasporti, ai recapiti riportati in calce alla presente Newsletter. Qubo Insurance Solutions sarà lieta di fornirvi una risposta nei tempi più brevi.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti, Vi invitiamo a contattarci attraverso il sito www.qubo-italia.eu oppure contattandoci al numero 0464-036106 oppure sulla nostra email sottoscrizione@qubo-italia.eu






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NEWS IN BREVE

Ivass

EIOPA E CAMBIAMENTI CLIMATICI: GARANTIRE LA DISPONIBILITÀ E L'ACCESSIBILITÀ ECONOMICA DELLE ASSICURAZIONI

EIOPA, l'Autorità Europea delle Assicurazioni e delle Pensioni Aziendali e Professionali (EIOPA) ha pubblicato il 10 dicembre u.s. un documento di discussione sulla sottoscrizione e sui prezzi per i rami danni alla luce dei cambiamenti climatici.
Il documento, che è in pubblica consultazione sino al 26 febbraio 2021, evidenzia le sfide associate alle attuali pratiche e opzioni di sottoscrizione per i rami danni per garantire la disponibilità e l'accessibilità economica dei prodotti assicurativi, nel contesto del cambiamento climatico.

IVASS È MEMBRO DEL NETWORK FOR GREENING THE FINANCIAL SYSTEM (NGFS)

Dal 30 ottobre scorso IVASS è entrato a far parte del “Network for Greening the Financial System” (NGFS), costituito a Parigi nel dicembre 2017 su iniziativa della Banca di Francia e della Banca d’Olanda.
Il Network mette in contatto banche centrali e autorità di supervisione interessate allo sviluppo della finanza sostenibile e ha l’obiettivo di definire best practices, favorire l’individuazione di metodologie comuni per la gestione del rischio climatico e ambientale nel sistema finanziario e contribuire alla diffusione della “green finance”.
La Finanza sostenibile è destinata ad assumere sempre più importanza e l’attenzione all’ambiente e al clima è diventato fondamentale nell’orientare le scelte degli investitori.

Rifiuti

IDD: SURVEY SULL'APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA

EIOPA ha lanciato una Survey sull’applicazione della Direttiva (UE) n. 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (IDD), finalizzata a acquisire da distributori e consumatori informazioni sull’esperienza nell’applicazione della Direttiva, con particolare riguardo al miglioramento della qualità della consulenza e delle pratiche di vendita, all’impatto della IDD sulle piccole e medie imprese e ai possibili miglioramenti da apportare alla normativa europea.
La Survey potrà essere compilata fino al 1° febbraio 2021

Ivass

ANTITRUST AVVIATE ISTRUTTORIE NEI CONFRONTI DI DIVERSE COMPAGNIE PER PRESUNTE PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato procedimenti istruttori nei confronti di diverse compagnie per presunte pratiche commerciali scorrette.
Sotto la lente di ingrandimento sono finite UnipolSai Assicurazioni S.p.A., Generali Italia S.p.A. e Allianz S.p.A. per presunte pratiche scorrette nella fase di liquidazione dei danni da sinistri Rc auto.
In particolare, tutte e tre le compagnie assicurative avrebbero realizzato una pratica commerciale aggressiva, ostacolando il diritto dei consumatori danneggiati ad accedere agli atti dei fascicoli dei sinistri attraverso comportamenti dilatori, ostruzionistici o di ingiustificato diniego alle istanze presentate.
I procedimenti coinvolgono anche Intesa Sanpaolo RBM Salute S.p.A. e Previmedical - Servizi per Sanità Integrativa S.p.A. in quanto avrebbero adottato comportamenti omissivi volti a ostacolare l’esercizio dei diritti che derivano dal rapporto contrattuale, inducendo i consumatori/ assicurati a rinunciare alle prestazioni economiche e assistenziali cui avrebbero diritto.





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COORDINATORE RESPONSABILE: LUIGI VIGANOTTI

HANNO COLLABORATO:

AEC - PARTNER

AFI ESCA - PIERFRANCESCO BASILICO

BENPOWER - PARTNER

GALANTINI & PARTNERS - CARLO GALANTINI

CHUBB - PARTNER

CINZIA ROVIDA

HIT - MARIA TERESA PAROLI

KONSUMER - FABRIZIO PREMUTI

INSURANCE CONNECT - MEDIA PARTNER

LAURA GORLA

LUIGI VIGANOTTI

QBE ITALIA- PARTNER

QUBO - PARTNER


Bimestrale – Novembre - Dicembre 2020 - Numero 6
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