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2021

Le Nuove sfide

Cari Colleghi
Vorrei iniziare questa mia con un ringraziamento rivolto ai nostri associati per aver rinnovato ancora una volta la stima e la fiducia nella mia persona affidandomi per altri tre anni la responsabilità della conduzione della nostra associazione.


Stiamo vivendo un periodo difficilissimo per tutta la categoria , i regolamenti rilasciati dall’Ivass, le interpretazioni di alcune norme, le difficoltà del mercato pongono il settore della intermediazione nelle condizioni di dover affrontare situazioni che pongono in discussione il futuro.

Ci troviamo di fronte ad un mercato dove i controllati sono diventati controllori, dove le separazioni determinate dal RUI si sono affievolite e non si capisce più se esiste ancora una differenza tra le varie sezioni o se ormai siamo tutti uguali, per le Imprese non esistono differenze tra le reti distributive , primaria o secondaria non fa differenza.

Siamo in un mercato che oggi desta molte preoccupazioni e che ci vede impegnati più a cercare di districarci dalla matasse delle regole piuttosto che rivolgere le nostre attenzioni alla clientela che necessita di supporto nelle scelte che deve fare, nella ricerca di prodotti assicurativi adeguati, di Imprese assicuratrici moderne con prodotti tradizionali e prodotti innovativi che rispondano al mercato in modo puntuale ed efficiente. Il nostro settore sta vivendo un periodo di Hard Market, dovuto ad una serie di fattori che ne hanno determinato il cammino.

Durante il 2019 e ancora di più nel 2020 il mercato si è trovato di fronte a problemi che hanno reso lo stesso molto più difficile , l’incertezza dovuta al Covid 19, le nuove normative , le strategie di assunzione modificate, l’aumento dei tassi, l’uscita dal mercato di alcuni player, la ridotta capacità imposta dai riassicuratori, nonché la radicale riforma di alcuni portafogli attuata dalle compagnie, hanno contribuito a rendere molto più complicata la ricerca di soluzioni soddisfacenti per la clientela.

Le situazioni che si stanno verificando forniscono una fotografia in bianco e nero, si ha quasi l’impressione che si voglia un mercato diverso, più ristretto, riservato ad una cerchia di grandi player o di sistemi misti che favoriscano la distribuzione di massa, dimenticandosi forse che il mercato italiano è molto differente dal resto dell’Europa e che il cliente italiano ama ancora dialogare con il proprio intermediario di fiducia preparato, professionale e presente.

Recentemente l’Ivass ha pubblicato una ricerca, che ha coinvolto 2053 italiani, che certifica che gli Italiani sanno di correre dei rischi ma non conoscono la parola “Polizza ”, che molti degli intervistati ritengono di non avere bisogno di consigli in merito alla scelta di sottoscrivere un contratto assicurativo; da questa indagine emerge un eccesso di fiducia nelle proprie conoscenze che si contrappone però ad una scarsa percezione del rischio.

Gli altri dati che emergono dalla ricerca, confermano ciò che da anni sosteniamo ovvero che gli italiani hanno scarsa fiducia nelle assicurazioni e che ritengono i contratti assicurativi troppo complicati e scritti con un linguaggio poco comprensibile se non agli addetti.

I dati emersi dalla ricerca, dovrebbero aiutare le istituzioni e le imprese di assicurazione ad alcune riflessioni sull’attuale stato di conoscenza reale del mercato assicurativo italiano.

Noi siamo convinti che la direzione intrapresa dalle istituzioni con le recenti normative continuerà ad aumentare la convinzione del “fai da te“perché il cliente si troverà sempre più immerso nelle carte e sempre più convinto che può fare a meno di un intermediario. Ma forse è il caso di porsi delle domande:

Siamo sicuri che tutta quella carta che dobbiamo consegnare al cliente contribuisca alla crescita culturale o viceversa è il momento di prendere altre iniziative concrete sulla diffusione della cultura assicurativa attrezzandoci per aumentare la fiducia degli italiani nelle assicurazioni non più a parole ma con fatti concreti?

Noi,come ACB, più volte abbiamo espresso la nostra disponibilità ad affrontare il tema in modo serio e professionale e ancora siamo in attesa di un cenno.
Speriamo in un cambiamento prossimo.





2021

Gli incontri di ACB

L'evento digitale è una rubrica esclusiva attraverso la quale e con l’aiuto di casi concreti, sarà possibile tracciare un percorso completo che porti alla verifica delle effettive necessità per la salvaguardia del patrimonio del cliente, offrendo soluzioni innovative, sicure ed efficaci.


08 giugno Gli Incontri di ACB – AFI ESCA
22 giugno Gli Incontri di ACB – QUBO
07 luglio Gli Incontri di ACB - AEC

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Franzosini

IL VALORE DELLA CONSULENZA (parte seconda)

La funzione iniziale più importante per il consulente è la conoscenza del proprio cliente.
Conoscenza che si articola su tre caratteristiche fondamentali:
- Status
- Benchmark di ricchezza
- Benchmark di rendimento


Status
Si traduce nella conoscenza della sua posizione sociale, aspirazioni personali e autostima.

Benchmark di ricchezza
Si traduce nella conoscenza del contesto sociale in cui è inserito il cliente e degli obiettivi che il cliente vuole raggiungere.

Benchmark di rendimento
Si intende conoscere l’obiettivo di rendimento che il cliente ha con riferimento all’investimento prescelto.

Conoscere le esigenze, le paure del cliente in riferimento all’acquisto di uno strumento finanziario, permette al consulente di individuare la “SERRATURA”.
Conseguentemente si arriva a trovare le soluzioni più opportune mediante l’elaborazione delle informazioni recepite è quindi si è in possesso della “CHIAVE” per l’offerta allineata alle esigenze espresse.
È fondamentale instaurare con l’investitore una relazione umana, produttiva e duratura. È bene conoscere gli obiettivi del cliente.
La finanza non deve essere considerata un fine, ma un mezzo (non si investe in qualcosa, ma per qualcosa), “Voglio un guadagno a rischio zero”, “voglio uno strumento che mi garantisca il 10% di rendimento”.
Questi non sono obiettivi reali.

Gli obiettivi del cliente sono quindi:

  • • mantenere un certo tenore di vita;
  • • aprire un’attività;
  • • mandare i figli all’università;
  • • comprare una casa;
  • • aiutare finanziariamente i figli;
  • • contare su una pensione dignitosa.

Il consulente si deve attivare in modo che l’obiettivo di rendimento sia ragionevolmente raggiungibile.
Colui che segue un investitore deve essere inoltre un educatore relativamente alle euristiche e agli errori che possono essere commessi dai clienti, servendosi di evidenze empiriche e argomentazioni oggettive per la costruzione di un portafoglio corretto mediato tra una oculata asset allocation e le esigenze espresse.
Un consulente finanziario adeguatamente formato e istruito sui meccanismi di funzionamento della mente umana e sui processi di pensiero e di decisione, può aiutare l’investitore a interpretare correttamente le informazioni, sfuggendo o mitigando le “trappole mentali”. La conoscenza degli elementi della Finanza Comportamentale è sicuramente uno strumento indispensabile per poter gestire un cliente.

Un consulente deve ricoprire molte vesti, quella del tecnico, del comunicatore e dello psicologo.

LE TIPOLOGIE DI CONSULENZA

Relativamente alle modalità di distribuzione esiste un doppio binario.

  • • per i prodotti non complessi sarà sufficiente l’applicazione della più “leggera” valutazione di appropriatezza
  • • per i prodotti complessi, per i quali vige l’obbligo di consulenza, la distribuzione sarà invece sottoposta alla più rigorosa valutazione di adeguatezza.

Distinguiamo la consulenza in:
- BASE O NON INDIPENDENTE
- INDIPENDENTE

BASE O NON INDIPENDENTE

La consulenza c.d. “base” o “non indipendente” è definita, con formula molto ampia, quale “l’attività consistente nel fornire raccomandazioni personalizzate ad un cliente, su richiesta dello stesso o su iniziativa del distributore, in relazione ad uno o più contratti di assicurazione”.<
La consulenza resa nell’ambito della distribuzione di prodotti di investimento, quando è svolta su iniziativa del distributore, non deve gravare economicamente sui clienti”, in quanto si intende qualificare la consulenza come un’attività accessoria e del tutto connessa alla vendita del prodotto e che quindi non gravata da commissioni ulteriori rispetto a quelle contenute nel prodotto.

INDIPENDENTE

La consulenza c.d. “su base indipendente” è quella prevista dall’articolo 24-bis, comma 2, del Testo Unico quando ha ad oggetto prodotti di investimento La “consulenza è fondata su un’analisi imparziale e personale” che si sostanzia nella valutazione di un numero sufficientemente ampio di prodotti disponibili sul mercato, può essere assimilata alla consulenza fondata su un’analisi ampia del mercato prevista da MiFID II.
La disciplina dell’adeguatezza impone che se non si ottengono le informazioni necessarie alla valutazione di adeguatezza, l’intermediario non potrà fornire consulenza al cliente o al potenziale cliente e quindi vendere il prodotto.
Inoltre, nel caso in cui nessuno dei prodotti sia ritenuto adeguato al cliente o al potenziale cliente, l’intermediario si dovrà astenere dall’emettere una raccomandazione di investimento.
Infine, non sarà sufficiente una consulenza informale: i clienti, prima di effettuare l’investimento riceveranno, dall’intermediario una dichiarazione di adeguatezza che specificherà la consulenza prestata e il motivo per cui il prodotto corrisponde alle preferenze, agli obiettivi e alle altre caratteristiche del cliente.
Prima della conclusione di un contratto, il distributore, basandosi sulle informazioni, le richieste e le esigenze del cliente, fornisce informazioni oggettive sul prodotto in una forma comprensibile al fine di consentirgli di prendere una decisione informata. Qualsiasi contratto proposto deve essere coerente con le richieste e le esigenze assicurative del cliente.
Inoltre, quando viene offerta una consulenza, il distributore di prodotti assicurativi fornisce al cliente una raccomandazione personalizzata contenente i motivi per cui un particolare prodotto risulti più indicato a soddisfare le esigenze del cliente.

Gian Franco Franzosini






Afi-esca

L’assicurazione vita: live su #IoScelgoAfiEsca

Dopo l’uscita dell’assicurazione mutuo sulla piattaforma di sottoscrizione online #IoScelgoAfiEsca, la Compagnia ha proseguito il suo processo di digitalizzazione con lo sviluppo della piattaforma di vendita online anche per gli altri suoi prodotti individuali. E’ adesso disponibile online anche la polizza vita, ed è in corso la progettazione della piattaforma anche per la polizza famiglia.


Afi Esca ha lanciato a Gennaio 2021 la sua innovativa piattaforma di vendita online delle polizze vita, #IoScelgoAfiEsca. Nata come piattaforma di sottoscrizione delle polizze correlate ai finanziamenti, Afi Esca ha deciso di estendere questo metodo innovativo anche alle altre polizze individuali del suo portafoglio.

Infatti, è finalmente live anche la piattaforma dedicata alla vendita digitale della polizza vita di Afi Esca, Vitruvio. Così come nel caso della polizza del mutuo, la vendita di Vitruvio sarà intermediata da un partner di Afi Esca. Infatti, la polizza sarà sottoscrivibile sia online, direttamente dalla piattaforma, sia di persona con un intermediario di riferimento, nel caso in cui il cliente scegliesse “Prosegui in agenzia” tra le opzioni fornite da #IoScelgoAfiEsca.

Nel caso in cui il cliente decidesse di proseguire online, l’acquisto si concluderà con la registrazione e il caricamento da parte del cliente stesso di un video-selfie di autoidentificazione, che sarà poi avallato entro 48 ore dal suo intermediario di riferimento, selezionato dalla piattaforma grazie a un sistema di geolocalizzazione, permettendo così l’emissione definitiva della polizza.

La struttura della piattaforma delle polizze vita è volta ad attrarre più che mai un pubblico giovane e tecnologico. I colori, il tono di voce e l’intera user experience sono stati creati per parlare ai giovani e stimolare la curiosità verso un prodotto sottovalutato in Italia, al fine di rinnovare l’interesse verso il mondo delle polizze vita nella sua interezza. Ad oggi, è in corso la preparazione della piattaforma di vendita online anche di Chapeau, la polizza famiglia di Afi Esca, con la quale si andrà a concludere il cerchio della messa online di tutti i prodotti individuali della Compagnia, che quest’ultima considera la punta di diamante per il proprio business nel 2021, improntato su una strategia di rinnovo e ringiovanimento del mercato delle assicurazioni vita.

Essendo #IoScelgoAfiEsca parte integrante del processo di digitalizzazione di Afi Esca, è importante sottolineare come questa piattaforma simboleggi anche la direzione intrapresa dalla Compagnia verso la dematerializzazione dei processi. In un’ottica rivolta alla sostenibilità, Afi Esca ha infatti scelto di optare il più possibile per opzioni paperless ed eco-friendly, non solo per rispondere ai bisogni di un pubblico sempre più tecnologico, ma anche per soddisfare le esigenze dell’ambiente che ci circonda, attraverso un approccio rivolto alla responsabilità sociale d’impresa, che la Compagnia sta integrando in tutte le sue pratiche e che punta a estendere lungo tutti i suoi processi nel corso di quest’anno.

afiesca






Chubb

5 cose da sapere sui rischi associati all'assicurazione infortuni e malattia corporate

Che sia in ambito privato o lavorativo, un incidente accade sempre con tempi molto rapidi. Sul lavoro, un infortunio o una malattia hanno conseguenze per il dipendente, ma anche per il datore di lavoro. Scopri 5 cose da sapere sui rischi associati all’assicurazione infortuni e malattia.


chubb

1. Gli ultimi dati sugli infortuni personali
Nell'arco del 2020 si sono verificati:

  • • 644.907 infortuni sul lavoro (fonte: Analisi sulla numerosità degli infortuni, INAIL, 2020)
  • • 172.183 incidenti stradali con lesioni a persone (fonte: Rapporto ISTAT 2020)
  • • 4 milioni di incidenti nella vita quotidiana (considerando anche i 3,2 milioni di incidenti domestici del rapporto Osservasalute 2019. Fonte: ISTAT)

I rischi associati agli infortuni sul lavoro restano quindi molto alti, nonostante le numerose campagne di prevenzione.

2. I tradizionali sistemi di risarcimento non sono più sufficienti per far fronte a tutti i rischi associati alla persona
L’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali non è sufficiente a garantire la massima sicurezza, mentre un'assicurazione privata offre una tutela più ampia e può essere estesa anche a problematiche che si verifichino fuori dall’ambiente di lavoro. Infatti, l’assicurazione privata copre anche gli infortuni poco gravi non coperti dall’INAIL o le malattie non contratte sul posto di lavoro.
Inoltre, la previdenza sociale non tiene conto delle circostanze particolari in cui può trovarsi la persona lesa o malata. Un genitore single o una persona con un familiare a carico potrebbe non essere più in grado di prendersi cura degli altri, quindi si renderà necessario un aiuto aggiuntivo, ad esempio per accompagnare i bambini a scuola o per svolgere mansioni quotidiane.
I suddetti eventi hanno anche conseguenze economiche per la famiglia, che deve sostenere i costi dei trattamenti e delle cure che restano a carico e al contempo affrontare una perdita di reddito legata alla sospensione del lavoro. Nei casi più gravi che portano alla disabilità, si devono sostenere anche i costi di modifica dell'alloggio o di un veicolo. In aggiunta, i sistemi di tutela classici non funzionano all'estero, cosa che può avere importanti conseguenze finanziarie per l’infortunato o il malato, soprattutto nei paesi in cui le spese mediche sono particolarmente elevate (Stati Uniti, Canada, ecc.).
L'assicurazione personale per infortuni e malattia garantisce che le condizioni di vita siano mantenute, poiché tiene conto di tutte le conseguenze dirette e indirette di un infortunio o di una malattia nel breve e lungo termine, considerando al tempo stesso le singole aspettative di ognuno in termini di qualità della vita.

3. Assicurare i propri dipendenti: una scelta strategica per l'azienda
Quando un dipendente è vittima di un infortunio che provoca l'interruzione dell’attività, questo genera sistematicamente ripercussioni sull'azienda per cui lavora, anche se non si tratta di un infortunio avvenuto sul lavoro. Infatti, per l'azienda, un dipendente infortunato o malato rappresenta un fermo delle competenze e un calo della qualità nella produzione.
In caso di incidente sul lavoro, l'azienda può essere ritenuta responsabile civilmente e penalmente, poiché la legge individua il datore di lavoro come il garante della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Infatti, ai sensi dell’art. 2087 del Codice Civile, l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. Oltre a ciò, la normativa di settore prevede che il datore di lavoro debba effettuare la valutazione preventiva dei rischi per la salute e la sicurezza dei dipendenti, adottare le necessarie misure per minimizzare tali rischi e formare i lavoratori sulle possibili minacce alla loro sicurezza. Tali obblighi si estendono alle trasferte di lavoro, in ossequio a quanto previsto anche dalla Costituzione in materia di tutela della persona e in particolare del lavoro italiano all’estero (art. 35 Cost.).
Pertanto, per un'azienda, assicurare i propri dipendenti attraverso una polizza contro gli infortuni personali e i rischi in viaggio rappresenta un passo concreto positivo e volontario per proteggere la propria forza lavoro. In tal modo l’assicurazione si configura come parte integrante di una strategia aziendale strutturata ed efficace.

4. I viaggi d'affari aumentano la necessità di dotarsi di una copertura infortuni e malattia

I dipendenti che svolgono incarichi di lavoro all'estero, che sono espatriati o che effettuano viaggi di lavoro locali su scala regionale o nazionale, sono più esposti ai rischi legati alla loro incolumità fisica a causa di fattori quali:

  • • trasporto
  • • contesto del paese straniero
  • • instabilità sociale o politica
  • • rischi climatici
  • • terrorismo
  • • disordini civiliv
  • • condizioni materiali sul posto

È dunque essenziale per un'azienda fornire una protezione efficace ai propri dipendenti prima, durante e dopo il loro viaggio di lavoro. Solo un'assicurazione infortuni e malattia adeguata può rendere tutto ciò possibile.

5. L'assicurazione infortuni e malattia consente di far fronte al rischio reputazionale

Oltre ai rischi a cui si espongono i dipendenti, l'azienda potrebbe dover assumersi le conseguenze di un incidente che coinvolge un cliente, un ospite o il pubblico nell'ambito di un evento organizzato all'interno o all’esterno dell'azienda. Generalmente la pratica è di chiamare in causa il contratto di responsabilità civile professionale. Tuttavia, questo implica dover ricercare innanzitutto la responsabilità aziendale, cosa che può richiedere molto tempo. D'altra parte, anche se l'azienda non viene ritenuta legalmente responsabile, lo rimane agli occhi della vittima dell'incidente e della sua famiglia.
In entrambi i casi la reputazione dell'azienda può risentirne, in quanto si instaura un clima di conflitto tra la vittima e l'azienda, con un impatto mediatico quasi sistematico sui social network e sui media. L'assicurazione infortuni e malattia consente invece di coprire il risarcimento della vittima senza dover trovare il responsabile, sbloccando la situazione già dai primi giorni, che sono i più critici agli occhi dell’opinione pubblica. Il supporto comprende anche un'unità di gestione delle crisi mediatiche che metterà a disposizione dell'azienda ulteriori risorse ed esperti, per aiutarla a preservare la propria immagine presso i clienti, i dipendenti, i fornitori e l'opinione pubblica.
È quindi evidente che i rischi associati agli individui sul luogo di lavoro sono molto vari e causano sistematicamente conseguenze negative per l'azienda e i suoi dipendenti. Da qui l'importanza di scegliere una protezione completa ed efficace.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Sganga
Deputy A&H Corporate Manager and Senior Corporate UW Lombardia
M +39 338 6806921
E francesca.sganga@chubb.com






Benpower
Trent’anni d’esperienza al servizio delle imprese nelle situazioni più disastrose.

Gestione emergenze. L’azienda che aiuta le aziende a ripartire dopo un sinistro

Gli incendi e gli allagamenti sono eventi imprevedibili, a cui nessuno è preparato. Ma quando accadono occorre sapere bene cosa fare. Tempestività e competenza sono aspetti fondamentali, spesso infatti è possibile riparare fino al 100% dei danni subiti. Benpower, garantisce immediata reattività nelle operazioni di pronto intervento e ripristino. Che si tratti di un’emergenza, un evento catastrofale o un sinistro minore, non si può improvvisare. Occorrono procedure specifiche, attrezzature all’avanguardia, personale fidato e altamente qualificato, per permettere il recupero totale dei beni danneggiati.


“Quando interveniamo su un sinistro, non siamo chiamati a svolgere semplicemente un servizio”, dichiara Ben Isufaj, amministratore di Benpower. “Ci troviamo in situazioni molto difficili e diverse, non solo a livello tecnico professionale, ma soprattutto a livello umano. Il cliente deve affrontare una condizione disastrosa di emergenza e noi dobbiamo porre tutta la nostra esperienza a sua disposizione, per supportarlo nel processo di ripresa delle attività aziendali e semplificare il ritorno alla vita di tutti i giorni”.

Soluzioni professionali e tecniche innovative rappresentano fattori decisivi: la presenza di una piattaforma operativa sull’intero territorio italiano permette di garantire una risposta immediata per affrontare ogni scenario possibile che richieda operazioni di messa in sicurezza, bonifica, rifacimento di strutture edili e tutto quanto coinvolto nel sinistro, come linee produttive, impianti elettrici, macchinari, arredamenti, documentazione cartacea, attrezzature elettroniche, solo per fare degli esempi.

Le competenze tecniche e la professionalità si coniugano in Benpower con altri due fattori strategici: immediatezza di intervento e lavoro non-stop fino a riportare i clienti alle condizioni di pre-crisi, o anche meglio. Farsi trovare pronti di fronte a eventi imprevedibili è un obiettivo fondamentale attorno al quale si sviluppano tutte le attività dell’azienda di bonifica: agire tempestivamente permette di bloccare il danno ed evitare l’aggravarsi della contaminazione; intervenire con competenze specifiche consente di ridurre i tempi e i costi di intervento, garantendo i massimi standard qualitativi.

Per completare il piano di gestione dei sinistri a 360 gradi, Benpower fornisce alle aziende anche servizi di prevenzione: Risk Management, Business Continuity Plan e Disaster Recovery Plan. La corretta conoscenza e gestione dei rischi permette di mettere in atto misure che mirano a contenere i danni in caso si verifichi effettivamente un sinistro e a ridurre l’impatto sulla realtà aziendale. Oltre ai danni diretti bisogna sempre tenere a mente l’incidenza dei danni indiretti sulla propria azienda: per esempio il fermo produzione delle linee è un fattore che può gravare molto sull’economia e sulla stabilità di un’impresa.

Il panorama dei rischi è in continua evoluzione e, soprattutto in un territorio come quello italiano soggetto a numerosi eventi naturali, vi è sempre necessità di trovare il servizio di prevenzione più efficace. L’impresa che comprende una tale minaccia cerca di prevenirne le conseguenze, strutturando un piano di business continuity che permetta di ridurre al minimo l’impatto di un sinistro sulla propria operatività, attraverso forme di prevenzione e piani di emergenza che includano la formazione di personale interno e l’accordo con una società di intervento e ripristino. A volte, infatti, per causare un blocco della produzione è sufficiente un incendio limitato a un macchinario o l’allagamento di una parte dello stabilimento, casi che sono molto più frequenti di quanto non emerga dalle cronache e si contano in migliaia.

“Essere reattivi e proattivi in caso di emergenza è fondamentale. Benpower in tal senso assiste le aziende prima e dopo il sinistro”, conclude Ben Isufaj. “Il nostro principale obiettivo è consentire il recupero dei beni e, dall’altro, risanare, rendere nuovamente operativo nel minor tempo possibile quanto danneggiato, in modo da ridurre sensibilmente i disagi e i costi conseguenti al sinistro stesso”.

In foto, esempi di interventi di bonifica eseguiti da Benpower applicati a diverse realtà imprenditoriali.





2021

GENIAS il gestionale pensato per il broker assicurativo

GENIAS

GENIAS






Qubo

CVT – Protezione Veicoli

Grazie all’esperienza e alla storica specializzazione nei Trasporti, Logistica e MOD dei soci fondatori, Qubo ha creato un prodotto CVT innovativo e flessibile alle singole esigenze dei clienti che consente di creare un “vestito su misura”, quotabile con pochi click attraverso un preventivatore utilizzabile da tutti i device.


Arricchita di importanti novità per la sezione riguardante la CVT, permetterà un upgrade dell’automatizzazione dei processi, garantendo maggiore velocità ed efficacia dalla preventivazione all’emissione delle polizze.

Le maggiori novità:

  • - Qpr permette ora di inserire una prima scadenza della polizza, consentendo ad esempio l’allineamento alla scadenza della polizza Rca, calcolando contestualmente il rateo e le successive scadenze.
  • - La garanzia PLATINUM è stata arricchita con la nuova garanzia PLATINUM COLLISIONE (Collisione verificatisi durante la circolazione con uno o più veicoli identificati mediante targa)
  • - Le sezioni PLATINUM e PLATINUM COLLISIONE sono state integrate con le seguenti nuove opzioni quotabili ora in Qpr con pochi click:
    • • PLATINUM SOLO KASKO/COLLISIONE (Kasko / Collisione)
    • • PLATINUM SOLO KASKO/COLLISIONE CON EVENTI (Kasko / Collisione, Eventi Atmosferici, Atti Vandalici e Sociopolitici)
    • • PLATINUM SOLO KASKO/COLLISIONE CON INCENDIO E FURTO (Kasko / Collisione, Incendio e Furto)

Offriamo inoltre:

  • • Valore a nuovo con deroga al degrado
  • • Formula a primo rischio per i veicoli datati
  • • Garanzia Kasko anche per i danni al veicolo durante le operazioni di carico/scarico
  • • Polizze libro matricola, a partire da due veicoli, con un portale dedicato per la loro gestione consultabile h24
  • • Gestione diretta dei sinistri che assicura risposte immediate e costante aggiornamento dello status del sinistro
  • • Web service, sistema che consente ai nostri partner utilizzabile il proprio gestionale automatizzando il flusso dei dati al nostro portale.

CVT per i Broker di Assicurazioni è un ottimo supporto per offrire ai propri clienti una consulenza professionale ed efficacie e divenire un mezzo con cui ampliare l’offerta assicurativa.

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti, Vi invitiamo a contattarci attraverso il sito www.qubo-italia.eu oppure contattandoci al numero 0464-036106 oppure sulla nostra email sottoscrizione@qubo-italia.eu






AEC

Polizze Infortuni Lloyd’s

AEC nella sua costante ricerca di interpretare le esigenze del mercato e di supportare i propri corrispondenti mettendo loro a disposizione prodotti assicurativi particolari e competenze specializzate, ha recentemente attivato sulla propria piattaforma di preventivazione un nuovo prodotto infortuni a marchio Lloyd’s denominato Easy.

La nuova copertura permette l’assunzione di rischi infortuni senza la necessità del questionario anamnestico così da ottimizzare l’offerta infortuni per un target di clientela che non ha particolari esigenze assicurative.

Utilizzando Easy, è’ possibile assicurare il rischio Morte ed Invalidità permanente da infortunio fino alla somma tra le due garanzie di € 750.000 è comunque possibile assicurare anche una sola delle citate garanzie sempre entro il limite assuntivo del prodotto.

Rinnovando la propria vocazione a soddisfare le esigenze del mondo dei professionisti, con il nuovo prodotto di AEC è possibile personalizzare la copertura applicando all’IP la tabella di supervalutazione specifica e per gli operatori del settore medico-sanitario è prevista l’estensione al contagio accidentale da HIV/epatite.

Per tutte le categorie assicurabile è comunque prevista la liquidazione dell’intera somma assicurata per l’IP al superamento del 50% di invalidità accertata secondo la tabella INAIL, sono altresì disponibili tutte le garanzie aggiuntive come rimborso spese mediche da infortunio, inabilità temporanea, diaria da ricovero o gessatura, così da arricchire e personalizzare la propria copertura.

A completare l’offerta delle coperture rivolte ai professionisti, sempre sulla piattaforma di preventivazione è disponibile anche il prodotto denominato Fine carriera, con questa copertura è possibile assicurare, sempre senza la necessita del questionario anamnestico, un mix delle tre garanzie Morte, IP da infortunio e IPM.

Il prodotto permette l’assunzione fino ad un massimo complessivo di € 300.000 a copertura di gravi eventi e liquida l’intera somma assicurata al verificarsi del caso morte da infortunio o in caso di una invalidità permanete derivante da infortunio o malattia che venisse valutata, su tabella INAIL, superiore al 50%.

Fine carriera è per le sue caratteristiche il prodotto ideale per il professionista che voglia integrare la propria copertura infortuni in corso o per chi voglia acquistare una copertura modulabile a garanzia dei gravi eventi invalidanti derivanti da infortunio o malattia.







Corsi

Il calendario dei corsi

E' on line il calendario dei corsi per l'Aggiornamento Professionale 2021. Anche quest'anno la Scuola di ACB si arricchisce di contenuti sempre più performanti e interessanti.
Vieni a scoprire le novità formative!!

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COORDINATORE RESPONSABILE: LUIGI VIGANOTTI

HANNO COLLABORATO:

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AFI-ESCA

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CHUBB

GIAN FRANCO FRANZOSINI

HIT

INSURANCE CONNECT

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QUBO INSURANCE SOLUTIONS


Mensile – Maggio 2021 - Numero 5
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