2022

Gli incontri di ACB in partnership con...

Anche quest’anno ACB organizza gli appuntamenti tra i gli associati e i propri partner: Gli incontri di ACB.
Nel periodo compreso tra aprile e ottobre, l’Associazione mette a disposizione delle giornate informative con i propri partner per creare sinergie e offrire le soluzioni migliori alla categoria.
Gli incontri si terranno in modalità online sulla piattaforma ZOOM e avranno la durata di 2 ore.L’accesso agli incontri sarà gratuito con registrazione obbligatoria.
Il prossimo appuntamento sarà con Assita il 12 Maggio.

incontri









2021

DIRECTORS & OFFICERS
Principi generali della responsabilità dei D&O

La crisi finanziaria globale del 2008 (mutui subprime, fallimento Leman-Brothers) ha dato luogo a evoluzioni normative che hanno portato ad amplificare le specifiche competenze richieste ai responsabili dell’azienda, ponendo a loro carico maggiori responsabilità in termini di trasparenza e pubblicità delle informazioni societarie e prevedendo tutele più forti a favore degli interessi degli azionisti o dei soci di minoranza.


Ciò ha provocato un deciso aumento delle cause nei confronti degli amministratori

L’incremento delle riforme normative hanno indotto tribunali e autorità di regolamentazione a ritenere responsabili i singoli individui, esponendoli così a:

  • • Ammende regolamentari
  • • Sanzioni
  • • Denunce sia collettive, sia da parte degli azionisti.

Per quanto riguarda gli amministratori, gli obblighi si sono spostati sempre più dall’obbligazione generica del buon padre di famiglia a un'obbligazione specifica a seconda della natura dell'incarico ricoperto dall'amministratore.
A titolo di esempio l'amministratore deve:

  • • redigere il bilancio nel rispetto dei principi di chiarezza e veridicità (art. 2423 c.c.)
  • • istituire i libri contabili e tenere regolarmente le scritture contabili
  • • convocare "senza indugio" l'assemblea in caso di perdite (art. 2446, 2447 c.c.)
  • • conservare l'integrità e il valore del patrimonio in caso di scioglimento della società.

Chi sono i soggetti interessati?

  • • Amministratore Unico
  • • Consigliere di Amministrazione
  • • Membro del Consiglio Direttivo o dell’organismo sociale equivalente
  • • Membro del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione
  • • Membro del Comitato di Controllo sulla Gestione
  • • Revisore Contabile interno
  • • Membro effettivo o supplente del Collegio Sindacale
  • • Direttore Generale
  • • Direttore finanziario
  • • Ogni dipendente passato, presente e futuro in merito a sinistri in materia di lavoro
  • • Dipendente responsabile della sicurezza (D.Lgs. 626/94)
  • • Dipendente responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs 196/03)
  • • Organismo speciale di vigilanza (D.Lgs 231/01)

Nello svolgimento delle loro attività all’interno delle imprese le figure dirigenziali sono tenute ad agire rispondendo della violazione degli obblighi/doveri connessi alla funzione e non per l’insuccesso economico dell’impresa ascrivibile ad errori di gestione. A differenza dei dipendenti (impiegati, quadri, dirigenti che non siano dotati di deleghe particolari), per i quali, salvo il caso di dolo, risponde la società con il suo attivo patrimoniale, gli Amministratori rispondono in prima persona e rispondono illimitatamente, con il loro patrimonio personale.

Quali sono gli articoli del codice civile che governano la Responsabilità civile degli Amministratori?

articoli

La polizza D&O

La Polizza D&O è un prodotto assicurativo che punta ad offrire un’ampia protezione a chi la sottoscrive, oltre che una flessibilità in termini di scelta delle garanzie da inserire nel contratto.
Le caratteristiche di una Polizza D&O sono ben delineate e presentano delle innegabili peculiarità.
La polizza può coprire le richieste di risarcimento che possono pervenire da un ampio ventaglio di soggetti:

  • • dagli azionisti ai dipendenti
  • • dai clienti ai concorrenti
  • • dai creditori alle autorità di controllo

Ecco alcune delle principali coperture offerte solitamente dalle migliori compagnie:

  • • estensione territoriale mondiale
  • • estensione temporale calcolata secondo la modalità “claims made”, con periodo di retroattività preferibilmente illimitato
  • • danni reputazionali
  • • possibilità di eliminare la franchigia
  • • copertura delle spese legali
  • • garanzia postuma
  • • responsabilità civile datoriale che copre in caso di richieste di risarcimento avanzate da dipendenti per mobbing, licenziamento illegittimo, discriminazione razziale e/o sessuale, molestie, mancata promozione

Le polizze sono solitamente costituite da due parti.

1. (Garanzia 1 / Oggetto A / ”Indemnity Clause”)

è diretta a mantenere indenni gli amministratori – generalmente anche per le ipotesi di responsabilità dovuta a colpa grave in deroga all’art.1900 comma 1 cod.civ. – dalle perdite e dalle spese, incluse quelle legali, derivanti da eventuali azioni di responsabilità promosse nei loro confronti e per i quali gli amministratori non abbiano ricevuto alcun indennizzo da parte della società

2. (Garanzia 2 / Oggetto B / ”Company Reimbursement Clause”)

Assicura direttamente la stessa società per le spese e le somme che questa abbia indennizzato o sia tenuta ad indennizzare agli amministratori per effetto di richieste di risarcimento da questi ricevute in relazione all’esercizio delle proprie funzioni.
Generalmente, è una copertura di tipo collettivo, con la quale vengono - automaticamente e contemporaneamente – assicurati con un unico contratto tutti i soggetti appartenenti alle posizioni apicali della società.
Gli assicurati ottengono così una copertura idonea a proteggere il proprio patrimonio personale.

La polizza non è un benefit, quindi i costi sono fiscalmente deducibili.

Cosa determina il costo di una Polizza D&O?

I fattori più importanti sono:

  • • fatturato dell’anno precedente e stima del fatturato per l’anno che verrà>
  • • massimale per cui intendi assicurarti
  • • numero di garanzie aggiuntive inserite nella polizza base

Gian Franco Franzosini







win

Il Modello WIN: il giusto equilibrio tra professionalità e marginalità operativa del Broker

In un mondo complesso come quello delle PMI, il Broker si trova sempre più frequentemente nel ruolo di “consulente integrato” dell’Azienda con il difficile compito di dover individuare le migliori modalità di trasferimento dei rischi ai mercati assicurativi sulla base sia di fattori oggettivi, come la capacità di ritenzione e le strategie di crescita e competitività dell’azienda, sia soggettivi, come la percezione dei rischi da parte del Cliente. Fattori in continua evoluzione anche di riflesso ai frequenti mutamenti del contesto socioeconomico e normativo.


La grande sfida che la nostra categoria deve affrontare è quella di riuscire a salvaguardare la fiducia da parte del Cliente Azienda, che tale ruolo di “affiancamento” comporta, senza dover penalizzare la marginalità operativa della propria Società. Un equilibrio che risulta sempre più proibitivo a causa di tempistiche sempre più stringenti e costi operativi sempre più elevati.

È pertanto imprescindibile, per il Broker, investire risorse in strumenti più o meno sofisticati che gli consentano di preservare l’equilibrio tra le due necessità di presenza e affiancamento al Cliente e di sostenibilità economica della sua attività.

WIN, nell’ambito della sua attività di Broker Wholesale, è in grado di aiutare i Broker a trovare tale equilibrio grazie ad un processo di reperimento e proposizione di coperture di qualità, mettendo a fattor comune le sue diverse competenze tecniche e di relazione con i mercati, con il supporto di una tecnologia accessibile.

L’ingegnerizzazione del processo di quotazione e la piattaforma WIN.NEXT consentono a Broker e Compagnie di eliminare tutte le attività a basso valore aggiunto e impiegare risorse umane e professionali per realizzare delle coperture assicurative “Tailor Made” di qualità a beneficio dei Clienti, con tempistiche rapide e conseguente riduzione dei costi operativi.


PER SAPERNE DI PIU’

La partnership con WIN da sempre richiede un percorso di avvicinamento al modello che, pur ponendosi come rapporto Wholesale-Retail, risponde a criteri distintivi unici sul mercato.
Per i broker che intendano approfondire il modello WIN nell’ottica di una futura partnership, sono previste le seguenti modalità di reciproca conoscenza:

  • 1. Primo contatto di presentazione in modalità web o in presenza;
  • 2. Percorso di avvicinamento in tre sessioni:
    • o I Sessione: il modello WIN e la piattaforma WIN.NEXT
    • o II Sessione: le soluzioni nella Linea Azienda, Persona e Professionisti e altre funzionalità di WIN.NEXT
    • o III Sessione: l’offerta Welfare

Contatti:
E-mail: win@win2020.it
Tel. 02/37902570
Sito web: www.win2020.it
Linkedin: https://it.linkedin.com/company/win-s-r-l-wholesale-insurtech-network-s-r-l







assita

RC Professionale – Assicurarsi bene

L’assicurazione della Responsabilità Civile, come tutti sappiamo, è disciplinata dall’articolo 1917c.c.
Nell'assicurazione della responsabilità civile l'assicuratore è obbligato a tenere indenne l'assicurato di quanto questi, in conseguenza del fatto accaduto durante il tempo dell'assicurazione, deve pagare a un terzo, in dipendenza della responsabilità dedotta nel contratto.


Per la legge, il “Professionista” è colui che, a fronte di un corrispettivo economico, svolge continuamente, autonomamente, discrezionalmente e personalmente un’attività intellettuale a favore di terzi.

Infatti, chiunque esercita un'attività in regime libero-professionale è soggetto all'obbligo dell'assicurazione privata per la responsabilità civile derivante dall'esercizio di tale attività.

Assicurarsi non vuol dire unicamente sottoscrivere un contratto, ma anche prevenire situazioni che potrebbero risultare dannose per l’attività professionale. Ecco perché non è sufficiente adempiere gli obblighi di legge, ma bisogna mettersi al riparo da eventuali danni economici che andrebbero ad intaccare il patrimonio personale del Professionista e la sua reputazione.

A tal proposito, è importante ricordarsi che non sempre il premio più vantaggioso corrisponde ad una copertura adeguata. Per questo motivo, è importate affidarsi ad Intermediari Assicurativi Professionali, che forniranno in forma chiara e comprensibile le informazioni oggettive sul prodotto, illustrandone le caratteristiche, la durata, i costi e i limiti della copertura ed ogni altro elemento utile a consentire al contraente di prendere una decisione informata.

È fondamentale, inoltre, prima della sottoscrizione leggere con attenzione il Set informativo e le condizioni contrattuali, ed è opportuno considerare alcuni aspetti importanti, quali:

  • 1) Oggetto dell’Assicurazione
  • 2) Esclusioni
  • 3) Franchigie e scoperti
  • 4) Retroattività
  • 5) Postuma

Per saperne di più, iscrivetevi al webinar ACB – Conoscere per prevenire del 12 maggio a cura di Assita (www.assita.com)

Ersilia Autuori
Area Professioni Specialistiche
Assita SpA








Qubo

GAP AUTOCARRI PESANTI E RIMORCHI
Un nuovo prodotto dedicato alla società di autotrasporto

Grazie all’esperienza e alla storica specializzazione nei Trasporti, Logistica e Mobility Insurance (CVT ed Assistenza Stradale) dei soci fondatori, nell’ambito delle coperture CVT – Protezione automezzi, Qubo ha creato un nuovo prodotto dedicato alle società di autotrasporto:

GAP AUTOCARRI PESANTI E RIMORCHI

Questo nuovo prodotto, che rappresenta per l’Italia la prima copertura GAP dedicato in esclusiva agli autocarri pesanti ed rimorchi, è un ulteriore tassello nel programma assicurativo di protezione del parco veicolare che Qubo mette a disposizione degli Intermediari Assicurativi a favore dei loro clienti, quali Autotrasportatori, Dealer dei mezzi pesanti e Società di leasing.

La copertura CVT base potrebbe infatti non essere da sola sufficiente a coprire l’intero costo per l’acquisto di un nuovo automezzo, in caso l’automezzo posseduto dovesse subire un danno irreparabile od un furto totale.

GAP è una garanzia assicurativa, che si affianca alla copertura CVT classica, che interviene in caso di furto totale o distruzione per danno totale dell'autoveicolo, fornendo così un ulteriore sostegno economico all'assicurato che volesse acquistarne uno nuovo, preservando il proprietario dalla perdita di valore dell’automezzo.

Il prodotto GAP copre quindi la perdita pecuniaria subita dall’assicurato al verificarsi di un evento dannoso occorso ad un veicolo, come ad esempio il danno irreparabile dovuto da incidente con altro veicolo, urto contro un corpo fisso o mobile, ribaltamento, uscita di strada, incendio, eventi naturali e sociopolitici, vandalismo ed il furto senza ritrovamento. L’indennizzo è pari alla differenza tra il Valore d’acquisto iniziale del Veicolo ed il Valore Commerciale del Veicolo al momento del sinistro.

Facendo un esempio, se il prezzo iniziale dell’automezzo è di 100.000 euro e dopo due anni viene rubato, la compagnia CVT effettua il risarcimento conformemente alla quotazione di mercato dell’automezzo al momento del sinistro, che supponiamo essere di 60.000 euro. Con l’assicurazione GAP, il proprietario ottiene così i restanti 40.000 euro e disponendo così dell’intera somma per rimpiazzare l’automezzo rubato.

La copertura GAP può essere quindi accesa per tutti i nuovi mezzi o per i mezzi volturati con una vetustà massima di 24 mesi, contestualmente all’accensione della copertura CVT base. E’ possibile inoltre emettere la copertura GAP per gli autocarri e per i semirimorchi già presenti nel vostro portafoglio, aventi fino a 24 mesi di vetustà, assicurati per la copertura CVT base con polizza singola o con un libro matricola.

Tutta la fase di preventivazione e di emissione potrà essere effettuata attraverso il nostro preventivatore web utilizzabile da tutti i device, che con pochi click consente di ottenere autonomamente il preventivo e la polizza.

Il nostro Preventivatore disponibile on-line con la nuova versione:

qubo_preventivatore

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti, Vi invitiamo a contattarci attraverso il sito www.qubo-italia.eu oppure contattandoci al numero 0464-036106 oppure sulla nostra email quotazioni@qubo-italia.eu








Chubb

5 consigli per proteggere le PMI dagli attacchi Cyber

Esistono alcune semplici misure che gli imprenditori di piccole e medie imprese possono implementare, per limitare e mitigare la loro esposizione a un attacco informatico. Scopriamole insieme.

cyber

1. Stabilire una solida procedura di gestione delle password

Assicurarsi di avere in atto una procedura di gestione delle password che sia solida ed efficace, con un sistema di password complesse.

Una delle modalità più semplici e frequenti con cui i criminali informatici riescono ad accedere alle risorse aziendali è attraverso la compromissione degli account utente, una vera e propria "porta aperta" quando i dipendenti utilizzano password deboli. Ciò accade in particolar modo nelle piccole e medie imprese. Per rimediare a questa situazione, è necessario che le PMI stabiliscano una procedura scritta che regoli la gestione delle password, richiedendo che siano complesse (formate da una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali) e che vengano modificate frequentemente. È consigliabile utilizzare un software di gestione delle password, per assicurarsi di disporre sempre di password complesse e uniche.

Le password, affinché possano essere la base di solide pratiche in materia di sicurezza online, devono essere aggiornate periodicamente e gli account dei dipendenti che non lavorano più per l’azienda devono essere prontamente disattivati.

2. Formare i propri dipendenti sulla sicurezza informatica

Organizzare regolarmente corsi di formazione sulla sicurezza informatica per i dipendenti è un’ottima risorsa in materia di prevenzione e mitigazione del rischio Cyber.

Le PMI dovrebbero informare i propri dipendenti del ruolo che essi svolgono nella prevenzione degli attacchi informatici. È fin troppo facile per un malware entrare nel server aziendale quando laptop o altri dispositivi aziendali vengono utilizzati fuori sede, magari connessi a una rete pubblica, quando qualsiasi informazione condivisa online o tramite app mobile può essere letta da qualcun altro.

Il modo migliore per diffondere best practice e abitudini sicure all'interno dei team aziendali è organizzare sessioni regolari di formazione e di sensibilizzazione.

3. Nominare un responsabile della sicurezza informatica e creare un piano di risposta agli incidenti informatici

La sicurezza della rete e dei dati è un rischio a livello aziendale, che non può essere gestito solo dal reparto IT. La figura del responsabile della sicurezza informatica dovrebbe occuparsi della protezione dei dati e avere la responsabilità centralizzata della gestione degli stessi. Dovrebbe guidare e coordinare la risposta a un attacco informatico, coordinando i vari reparti coinvolti: legale, risk management, pubbliche relazioni/marketing, direzione generale. Questa persona dovrebbe essere un membro del team di risposta agli incidenti. Un team dedicato ed esperto di risposta agli incidenti Cyber, composto da dipendenti e fornitori di servizi esterni, può lavorare più velocemente per risolvere alcune tipologie di incidenti informatici.

4. Installare e tenere aggiornati i software di sicurezza

Anche gli strumenti di sicurezza di base sono dotati di una tecnologia simile a quella utilizzata dalle grandi imprese.

Sistemi operativi e dispositivi obsoleti possono rappresentare un rischio, in quanto sono attaccabili da metodi di hacking più sofisticati e nuove versioni di malware. Le tecnologie di accesso da remoto possono risultare vulnerabili e sono molto spesso l'anello debole che i criminali informatici utilizzano per accedere alle informazioni protette. Bisogna quindi assicurarsi che tutti i software e le applicazioni aziendali siano aggiornati e rimediare a eventuali vulnerabilità identificate. Parallelamente, ogni azienda dovrebbe utilizzare una Virtual Private Network (VPN) protetta da Multi Factor Authentication (MFA), garantendo così un accesso sicuro ai sistemi aziendali quando i dipendenti lavorano da remoto. Dovrebbe inoltre limitare l'accesso alle informazioni sensibili solo al management o a coloro che ne hanno effettivamente bisogno per svolgere operazioni aziendali.

Inoltre, è importante che le PMI controllino chi ha accesso ai dispositivi aziendali, nonché alla rete stessa. Sebbene le PMI generalmente non dispongano di esperti di sicurezza dei dati all'interno della loro struttura, possono accedere comodamente e in pochi minuti a software che implementano le stesse soluzioni tecnologiche utilizzate dalle grandi imprese.

5. Sottoscrivere un'assicurazione Cyber

Oltre alle misure di cui sopra, le piccole e medie imprese possono proteggere meglio i propri beni e risorse stipulando un'assicurazione Cyber.

Il costo della polizza sarà quasi sempre di molto inferiore al costo dell’eventuale interruzione di attività a seguito di uno o più attacchi informatici. E le assicurazioni informatiche, come Chubb Cyber ERM, possono essere fornite in combinazione con alcuni dei servizi sopra menzionati, che aiutano la propria azienda a prepararsi e a rispondere rapidamente a incidenti informatici gravi.

Per approfondimenti sull’offerta assicurativa Cyber di Chubb, visita la pagina https://chubb.com/it/cyber.

Per maggiori informazioni

Andrea Nicelli
Cyber and Technology Underwriting Manager, Southern Europe
anicelli@chubb.com







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COORDINATORE RESPONSABILE: LUIGI VIGANOTTI

HANNO COLLABORATO:

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Mensile – Aprile 2022 - Numero 4
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