A seguito di alcune notizie apparse nelle ultime ore su internet e su vari siti web, il Garante per la protezione dei dati personali ha smentito con poche righe le notizie che si erano diffuse su un differimento di sei mesi per sanzioni e controlli relativi alla piena applicazione della GDPR.

"Con riferimento a notizie circolanti in Internet - si legge sul sito dell'Autorità - è necessario precisare che non è vero che il Garante per la protezione dei dati si sia pronunciato sul differimento dello svolgimento delle funzioni ispettive e sanzionatorie né il provvedimento richiamato nei siti attiene a tale materia".

Nessun provvedimento del Garante, peraltro, potrebbe incidere sulla data di entrata in vigore del Regolamento Europeo fissata al 25 maggio 2018.

Leggi Comunicato Ufficiale