In vista del Consiglio Europeo del prossimo 20 e 21 giugno, la Commissione Europea ha presentato nei giorni scorsi la quinta comunicazione sui preparativi per la Brexit, nella quale fa il punto delle misure di emergenza predisposte dall'Unione Europea, in particolare alla luce della decisione adottata lo scorso 11 aprile dal Consiglio Europeo di prorogare al 31 ottobre 2019 il termine di cui all'articolo 50 del Trattato sull'Unione Europea.

Come precisato nel Comunicato Stampa della Commissione, l'incertezza che nel Regno Unito continua a circondare - relativamente alla ratifica dell'accordo di recesso - e la situazione politica generale in cui versa il Paese rendono molto concreta l'ipotesi di un'uscita senza accordo.

Si ricorda che in caso di uscita senza accordo il Regno Unito diventerà un Paese Terzo e da quale momento cesserà di applicarsi tutto il diritto primario e derivato dell'UE, non essendo previsto un periodo di transizione.

In questa ipotesi di scenario le perturbazioni per i cittadini e le imprese saranno ovviamente considerevoli e le conseguene gravi; la Commissione ha presentato 19 proposte legislative, adottato 63 atti non legislativi e pubblicato 93 avvisi sui preparativi alla Brexit, tutte questioni che dovranno essere affrontare dal prossimo Consiglio Europeo e che verteranno sulla necessità di:

1) tutelare e difendere i diritti dei cittadini che hanno esercitato il diritto alla libera circolazione prima della Brexit

2) onorare gli obblighi finanziari assunti dal Regno Unito in qualità di Stato Membro

3) mantenere l'integrità del mercato interno.

Fonte_European Commission